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L’abbandono è un incubo: al via la campagna Fnovi

“Tranquillo ci sono io con te”. Il proprietario rassicura il cane e il gatto al loro risveglio da un brutto sogno: il canile era solo un incubo.

“Negli occhi e nelle zampe di cani e gatti abbandonati”. Carla Bernasconi, consigliere Fnovi, ha presentato la campagna “L’abbandono è un incubo oltre che un reato”, lanciata oggi in conferenza stampa on line dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani. I file multimediali- per gli schermi e per le radio- sono stati realizzati “in soggettiva” seguendo il punto di vista di un cane e di un gatto che vengono condotti tra le sbarre di un rifugio, salvo poi risvegliarsi da un incubo. “Tranquillo ci sono io con te” è il messaggio rassicurante dei proprietari.

Bernasconi ha spiegato l’impronta intenzionalmente emozionale della campagna, “perchè è sulla spinta di una emozione che gli animali entrano in famiglia, spesso il motore di questa scelta sono i bambini”. E’ proprio sull’educazione dei giovanissimi che punta la Fnovi- che pensa anche ad un patentino per i bambini. “La cultura del possesso responsabile è un processo lento, ma è l’unico percorribile- ha aggiunto Bernasconi, insistendo sull’importanza del “rispetto del diverso”, e ricordando la “svolta epocale” dell’inserimento della tutela animale nei principi fondamentali della Costituzione.

Il video- ha spiegato Stefania Piazzo– è strutturato per separare nettamente “la frontiera del malessere e la frontiera del benessere dell’animale”. Il cane e il gatto sono inseriti in un sistema di affetti che l’abbandono traumaticamente interrompe. Per  Manuela Michelazzi l’abbandono per l’animale non è solo ritrovarsi in un ambiente diverso, è un legame che viene meno e per questo genera sofferenza. Una perdita, ha aggiunto, anche per la persona che lasciando l’animale rinuncia ad occasioni di arricchimento e di beneficio.

La campagna Fnovi coincide con una profonda riforma legislativa della sanità animale, avviata anche in Italia dal nuovo regolamento europeo 2016/429 sulle malattie animali. Un Paese civile- ha rimarcato Bernasconi- deve disporre di numeri certi e di un sistema di tracciamento degli animali da compagnia. Un traguardo reso più vicino dall’attuazione nazionale del regolamento.
 Fra gli atti nazionali derivanti dal Regolamento 2016/429 è previsto un riordino dei sistemi di identificazione e di registrazione anche degli animali da compagnia che culminerà nel SINAC (Sistema di Identificazione Nazionale degli Animali da Compagnia).  “Finalmente dopo trent’anni e più abbiamo una anagrafe nazionale– ha dichiarato in proposito Ugo Santucci, Direttore dell’Ufficio Benessere e tutela animale del Ministero della Salute. Si tratta, ha spiegato “di un sistema che a partire dal microchip segue e traccia anche l’operatività dei medici veterinari, delle associazioni e dei proprietari, per la prima volta con un apparato sanzionatorio”. Il Ministero della salute e le Regioni stanno facendo confluire nel SINAC i dati anagrafici regionali.
Per il Direttore Santucci ” dove c’è un animale ci deve essere un veterinario e ci deve essere una gestione corretta”. In questo senso, ha concluso, “abbiamo scritto una nuova pagina per gli animali da compagnia”.

Gli audiovisivi sono pubblicati sul sito <nellesuezampe.it> sui canali social e sono stati inviati agli uffici stampa delle principali testate.

Video e campagna “L’abbandono è un incubo oltre che un reato”

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